Francesca Sanvitale
Il cammino del testo: otto passaggi per l'Orient-Express
Presentiamo qui una selezione degli otto passaggi di scrittura di "Orient-Express" donati dalla scrittrice all'archivio di Varianti Digitali. Il racconto fu pubblicato originariamente su Tuttestorie, 3-4, pp. 62-67, 1991, e poi riproposto da Einaudi (1997) nella raccolta intitolata Separazioni. Ringraziamo l'autrice per averci messo a disposizione questo prezioso materiale e la casa editrice Einaudi per aver dato l'autorizzazione alla divulgazione su Internet delle parti protette da copyright.
Sono stati codificati in HTML la versione definitiva e una selezione di alcuni passaggi intermedi.
Le Varianti
Sono disponibili i seguenti passaggi in edizione diplomatica. Per edizione diplomatica si intende una trascrizione del testo stampato del manoscritto privo di aggiunte e correzioni manuali. La numerazione delle righe si riferisce sempre al testimone originale. Nella versione B è stato trascritto il testo di A fino alla riga 48 della pagina seguente (p. 2), mentre il manoscritto (p. 1 di A) arriva fino alla riga 27. In rosso, nella versione B, sono indicate le correzioni manuali della versione A (ricavata dal manoscritto) e poi effettivamente integrate in B. Il motivo di questa comparazione è duplice: da una parte permettere una lettura incrociata di A e B, dall'altra di confrontare le varianti manuali dell'originale (non accolte nella versione successiva) con quelle "definitive" di B:
"Orient-Express" (1991), edizione diplomatica | "Orient-Express" (1991), edizione diplomatica |
versione A | versione B |
L'originale
La foto del manoscritto originale della prima pagina di "Orient-Express" riproduce la versione A, cioè il primo abbozzo. La stampa (da computer) è ampiamente annotata a penna dall'autrice. Si noti che non tutte le correzioni/aggiunte manuali vengono accolte nelle versioni successive.
prima pagina di "Orient-Express" (1991), foto del manoscritto originale |
foto del manoscritto versione A con correzioni/aggiunte autografe |
Per dare un esempio dello scarto fra le correzioni manuali e i cambiamenti accolti definitivamente nel testo abbiamo selezionato la prima pagina del manoscritto A, mettendola a confronto con la versione successiva (edizione diplomatica di B). Abbiamo anche trascritto la lunga nota a margine destro della prima pagina del manoscritto.
Comparazione di "Orient-Express" (1991), foto del manoscritto originale e versioni diplomatiche B e A |
comparazione |
nota a margine destro |
Il manoscritto - versione D
È inoltre possibile visionare l'intero manoscritto di "Orient-Express" versione D (10 pagine formato A4):
"Orient-Express" versione D, foto dei manoscritti originali | |||||||||
D.1 | D.2 | D.3 | D.4 | D.5 | D.6 | D.7 | D.8 | D.9 | D.10 |
Le varianti in sette passaggi
Abbiamo ottenuto questo materiale chiedendo alla scrittrice di conservare o salvare, mentre lavorava al computer, più copie possibili di passaggi intermedi. La cosa non è apparsa impossibile alla Sanvitale che in genere ha l'abitudine di fare, tra una versione e l'altra, delle prove di stampa su cui torna a lavorare con la penna. Una volta stampato il testo la scrittrice procede ad una rilettura, modificando, aggiungendo, cancellando e riscrivendo a margine o in interlinea interi passi: noi qui considereremo solo le modificazioni accolte ogni volta nella versione successiva, cioè le varianti che 'traslocano' integralmente dalla carta al computer.
Dalla collazione delle otto versioni donateci dall'autrice emergono con nitidezza le varie tappe del processo di composizione al wp. A titolo esemplificativo, abbiamo selezionato qui sotto un brano del racconto in sette passaggi. Interpunzione, spazi, a capo, sviste, errori di battitura, ecc. tutto è stato qui integralmente riportato come in edizione diplomatica. Le lettere si riferiscono al numero di versione (8 lettere per 8 versioni, manca la G che compare dalla VI sezione in poi), "r" sta per il numero della riga originale. Il numero accanto alla lettera del numero di sezione corrisponde alla suddivisione che abbiamo dato al testo, mentre le barre oblique all'interno del testo segnalano il fine riga originale.
"Orient-Express" | |||||||||
versione A, p.1, r.29-46 | |||||||||
versione B, p.2, r.63-73, r.80-87 | |||||||||
versione C, p.2, r.62-74, r.83-90 | |||||||||
versione D, p.2 r.49-58, r.66-73 | |||||||||
versione E, p.2, r.53-61, r.68-75 | |||||||||
versione F, p.3, r.78-86; p.5, r.159-167 | |||||||||
versione H, p.2, r.62-69; p.5, r.130-137 |
Come si può notare anche da questa breve scelta, alcune frasi, così come l'intera porzione di testo, "migrano" all'interno del racconto; la loro posizione (e naturalmente tutto lo status testuale) oscilla a seconda che l'autrice arricchisca di nuovo materiale la storia o, viceversa, decida di sopprimere o spostare interi passi. Si parte da una prima stesura battuta "di getto" che è una specie di flusso continuo di idee, una creta lasciata deliberatamente allo stato bruto. Non ci si cura quindi degli errori di battitura, dell'ortografia, né della coesione generale della frase. Il primo e il secondo stadio (A e B) riflettono pienamente la tecnica fin qui descritta dalla maggioranza degli scrittori: libertà assoluta di emissione del testo, scrittura "alla velocità del pensiero", ecc. (Il vantaggio della videoscrittura sembrerebbe dato dalla "pulizia" con cui questo flusso si presenta di fonte agli occhi: uno stato che è già virtualmente definitivo, perché proiettato sullo schermo in forma di caratteri a stampa.)
Il brano prescelto, costruito tutto intorno all'immagine del rapporto memoria-morte, la perdita delle persone care, il significato della vecchiaia, ecc., lungo il cammino della composizione -- se escludiamo alcune intrusioni -- rimane di lunghezza pressoché invariata (182 parole in B, 185 in H). Verso la fine (versioni F-H), quando il racconto ha ormai preso forma e la narrazione si è dilatata, diminuiscono le riscritture, ma assistiamo ad alcuni decisivi spostamenti (le righe 68-75 di E.2 finiscono oltre la metà: cfr. F.5, r. 159-167). L'autrice, decidendo di spezzare un lungo pensiero della protagonista, diluisce il tema della amicizia-memoria-morte lungo tutto il racconto, con il risultato che l'atmosfera iniziale, di riflessione interiore, viene estesa alle pagine successive. Solo a questo punto, a partire cioè dalle modifiche in E, tutta la breve narrazione acquista un andamento realmente saldo, unitario, ed il racconto può dirsi stilisticamente compiuto. Successive modifiche in G e H rispetteranno le decisioni prese con F, vero e proprio giro di boa del processo compositivo.
L'opera di revisione e riscrittura della Sanvitale procede per intervalli di due sezioni ciascuno: poiché i salti maggiori si verificano prima fra C e D e poi fra E ed F, possiamo identificare (escludendo l' "embrione" A) tre coppie, ciascuna delle quali differisce significativamente, e in maniera progressiva, da quella precedente. Vale a dire: B+C {diverso da} D+E {diverso da} F+G (dove massimo naturalmente è lo scarto fra B e F e minimo quello fra F e G).
Come indicato anche da altri autori (per esempio ORIOL-BOYER, C., et al., "Ecriture et ordinateur", Texte en main, 3/4, 1984/85), mano a mano che ci si avvicina alle versioni finali (F, G e H), e le si confronta, le differenze diminuiscono: "De versions en versions, l'enchaînement se poursuit jusq'à ce que la différence entre deux versions soit tellement minime que l'on arrive a parcourir non plus una spirale mais un cercle" (ORIOL-BOYER, p. 7). Questo movimento a spirale, che la studiosa francese attribuisce a chiunque eserciti l'attività dello scrivere, è in realtà una caratteristica dei narratori, o ancora meglio di quei narratori che appartengono alla categoria dei discoverers (o "Beethoveniani"), "those who compose to find out what they have to say" (BRIDWELL-BOWLES, L. S. - JOHNSON, P. - BREHE, S., "Composing and Computer: Case Studies of Experienced Writers", in A. Matsuahashi (a c. di), Writing in real time; Modelling production processes, Norwood, NJ: Ablex, 1987, p. 87). È probabile che la maggioranza di coloro che si dedicano alla scrittura creativa scrivano in questo modo.
Scarsa, lungo tutto il testo videoscritto, è la presenza di frasi o spezzoni di frasi "in transito", cioè di quei proto-termini e proto-enunciati che segnalano in genere idee abbozzate o in decantazione. Mi aspettavo che la "libertà" del wp stimolasse tale fenomeno, mentre questo tipo di tecnica viene ripresa nel momento della correzione autografa. Dunque l'uso della penna, con le sue possibilità di annotazione e la sua immediatezza, sembra conservare un importante potere di stimolo sulle capacità di riflessione.
Le trascrizioni in otto passaggi
Le trascrizioni (prive ovviamente delle note manoscritte) degli otto diversi passaggi, invece, possono essere scaricate in formato Word per Windows. Poiché si tratta di testi coperti da diritti d'autore, è consentito l'uso solo a scopo didattico o di studio. I file sono scritti in Microsoft Winword 2 (ogni sezione, per facilitare la collazione, è battuta in carattere di diverso) e divisi in quattro pacchetti non superiori ai 106 Kb l'uno:
- "Orient-Express" in Winword 2 (Parte I)
- "Orient-Express" in Winword 2 (Parte II)
- "Orient-Express" in Winword 2 (Parte III)
- "Orient-Express" in Winword 2 (Parte IV)
La versione definitiva
La versione definitiva H, pubblicata da Einaudi (1997), codificata in HTML:
"Orient-Express" (1997), edizione Einaudi |
versione H |
Italian 1
Presso il Dipartimento di Italiano dell'Università di Edimburgo, Luana Babini e Domenico Fiormonte hanno organizzato un esercizio di analisi testuale on-line degli 8 "passaggi" di "Orient-Express". L'esperimento, tuttora in corso, prevede che gli studenti (primo anno "advanced") analizzino l'evoluzione del racconto della Sanvitale servendosi direttamente di questa pagina Web. Dal documento che segue si possono ricevere le parti analizzate dagli studenti per l'esame di fine trimestre (il file è scritto con Microsoft Winword). Per conoscere più in dettaglio l'esperimento, potete consultare il syllabus del corso, il questionario che abbiamo distribuito agli studenti e un saggio degli stessi.
Per consultare i materiali dell'esperimento vedi la sezione Teaching.